Edizione 2019

Il festival

Il “Festival della Partecipazione” è promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia in collaborazione con il Comune dell’Aquila.

“I borghi dall’abbandono alla rinascita” è stato il tema al centro dell’incontro svoltosi in apertura di giornata nella Main Lecture Hall del Gran Sasso Science Institute. Da Favara, in Sicilia, a Colletta di Castelbianco in Liguria, passando da Cellere nel Lazio a Rocca Calascio in Abruzzo, sono state presentate alcune esperienze di riqualificazione di piccoli borghi in aree interne del Paese, nate dal basso grazie all’attivismo della comunità locale.

I progetti di cui si è parlato sono gli stessi raccolti nel libro “Il riuso dei borghi abbandonati” a cura di Adriano Paolella, responsabile Ambiente e Territorio di Cittadinanzattiva, che ha introdotto l’incontro. Sempre in mattinata, nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Umane, è stato presentato il Dossier Immigrazione 2019 curato dal Centro studi e ricerche Idos (Roma) e promosso, per la sezione regionale abruzzese, dall’Università degli Studi dell’Aquila. La situazione attuale dei migranti a livello regionale ha visto nel 2018 una presenza di 89.298 residenti (+2,6% rispetto al 2017), pari a un’incidenza del 6,8% sulla popolazione complessiva dell’Abruzzo (circa due punti percentuali in meno della media nazionale e oltre due punti in più di quella del Sud Italia), con un’importante componente femminile (53,4%), superiore alla media del Meridione (+3,3%) e anche a quella dell’intera Penisola (+1,7%). A livello territoriale, la provincia dell’Aquila concentra il maggior numero di residenti stranieri (25.369), seguita dal Teramano (24.510), per un’incidenza sulla popolazione totale dell’8,5% nell’Aquilano, simile a quella registrata a livello nazionale, e dell’8,0% nell’altro comparto amministrativo.

Nella provincia dell’Aquila, peraltro, si registra nell’ultimo decennio l’incremento di incidenza maggiore tra le province abruzzesi (+3,1%). Meritano poi di essere messi in luce il non trascurabile livello delle acquisizioni di cittadinanza italiana nel Teramano (860), il peso della presenza femminile nella provincia di Pescara (57,0% su 17.679 stranieri residenti) e la quota significativa di minori nelle province di Teramo (19,3%) e Chieti (18,8%). Il numero maggiore di nuovi nati da genitori entrambi stranieri si registra nell’Aquilano (292), mentre la provincia di Teramo conta il numero più elevato di stranieri iscritti in anagrafe nell’anno (3.700, di cui 1.955 dall’estero).

L’ultima giornata del Festival ha visto nascere anche, a Palazzo Fibbioni, la Carta dell’Aquila, un manifesto-appello delle città delle aree interne con cui viene sollecitato il legislatore nazionale a intervenire per dare nuovo impulso ad asset strategici di realtà che quotidianamente si confronto con i problemi legati all’orografia dei territorio e alla complessità di politiche di rinascita a seguito di calamità naturali. Promotori della Carta sono il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, Gianluca Festa, sindaco di Avellino, e Alberto Belelli, sindaco di Carpi, rappresentato dall’assessore alla ricostruzione Riccardo Righi. Nel pomeriggio, il GSSI ha ospitato la tavola rotonda “Usare i dati, chiedere trasparenza, partecipare: strumenti, politiche e diritti per prevenire e ricostruire”, un’iniziativa promossa da ActionAid e Cittadinanzattiva, e la partnership di OnData, Terremotocentroitalia.info e il Gran Sasso Science Institute, per facilitare lo scambio e il confronto tra politiche di trasparenza e apertura dati nell’emergenza e nella ricostruzione e su diverse esperienze nell’utilizzo dei dati: dalle piattaforme in fase di prevenzione e durante la risposta alle emergenze, alla creazione di un sistema unico di dati sulla ricostruzione post terremoto del Centro Italia.

A chiudere la giornata e il Festival, l’evento che si è svolto nell’auditorium del rettorato del GSSI al quale hanno partecipato i segretari generali delle organizzazioni promotrici, Edoardo Alesse e Eugenio Coccia, rettori, rispettivamente, dell’Università dell’Aquila e del Gran Sasso Science Institute.