Edizione 2016

Un festival per partecipare

Un Festival per partecipare

Più di 50 appuntamenti in quattro giorni, dibattiti, lezioni magistrali, laboratori che animeranno, con oltre 150 protagonisti, strade, piazze, teatri dell’Aquila e cortili di alcuni palazzi antichi recentemente restituiti alla loro bellezza. Il Festival dellaPartecipazione punta a riunire in una città che sta affrontando il suo percorso di ricostruzione chi vorrà ascoltare, testimoniare il senso e il valore della “partecipazione”, attraverso storie, spettacoli teatrali, concerti, cibo. Ma non solo, perché il Festivaldal 7 al 10 luglio, prevede anche appuntamenti come il pranzo condiviso tra i cittadini e almeno un migliaio dei 3.500 operai impegnati nella ricostruzione post terremoto, l’arrivo della Lunga Marcia per L’Aquila, il “Concerto per pubblico e orchestra – Trois langages imaginaires” eseguito dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, i tavoli esperienziali, la riapertura degli antichi forni, i dialoghi sull’architettura partecipata, una “piazza della partecipazione” aperta alle proposte non in programma.

Tutto per confrontarsi e ribadire il valore di una partecipazione qualificata al governo delle politiche pubbliche, per testimoniare come, insieme, i cittadini possano davvero cambiare le cose in meglio. È l’obiettivo che si sono date le nostre tre organizzazioniActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, quando hanno deciso di mettersi al lavoro per un’altra tappa del percorso dell’alleanza “Italia, Sveglia!”, nata poco più di un anno fa nella convinzione che, con l’impegno comune e la moltiplicazione delle possibilità di coinvolgimento dei cittadini, si potessero creare le condizioni per incidere più profondamente e contribuire a rendere l’Italia un Paese migliore, più giusto di oggi.

Nel 2015, l’anno dell’Expo, siamo partiti proprio dal cibo con la campagna Io mangio giusto!, volta a ridurre gli sprechi, offrire ai bambini un cibo più sano e creare un circuito più equo e trasparente nelle mense delle scuole italiane. Nel corso di quest’anno ciascuna delle nostre organizzazioni ha proseguito il suo cammino, ma le scelte all’origine del manifesto “Italia, Sveglia!”, la consapevolezza che mettendo insieme le nostre forze diventassero possibili obiettivi più ambiziosi, ci ha spinto ad organizzare un nuovo appuntamento: il Festival della Partecipazione. Partecipazione come elemento qualificante della democrazia, antidoto efficace all’esclusione sociale, ingrediente fondamentale per la riscossa del nostro Paese, attraversato ancora oggi da troppe disuguaglianze, da divari tra Nord e Sud e tra il centro e le periferie che generano spesso emarginazione e differenze nella possibilità di accesso a servizi come istruzione e salute. Forse mai come negli ultimi anni la parola “partecipazione” è stata scritta, usata e spesso abusata in contesti diversi fra loro, a testimonianza della necessità sia da parte dei cittadini che delle istituzioni di vederla realizzarsi concretamente nei processi che ogni giorno producono scelte e orientamenti.

A partire dagli anni 70 nel nostro Paese si è progressivamente affermato il ruolo dei cittadini che, in forme individuali o organizzate, hanno contribuito a ridefinire obiettivi istituzionali e politici, non solo all’interno dei propri confini geografici, hanno difeso e rivendicato diritti, si sono presi cura dei beni comuni e dei più deboli, di chi è rimasto silenziosamente indietro. Welfare, pari opportunità, diritti civili, ambiente, non sarebbero gli stessi senza l’impronta dell’impegno civico, del volontariato, senza il protagonismo positivo di chi si è voluto ingaggiare in una nuova sfida per la sua comunità.

Anche oggi, in un contesto di grandi cambiamenti storici e sociali, di crisi dei modelli tradizionali di riferimento politico, il tema della partecipazione attiva è centrale per i cittadini, ma anche per le istituzioni, che avvertono la necessità di riqualificare la loro azione, di immettere energie civiche nel processo di policy making per renderlo più efficace. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i tentativi di creare processi partecipati, sperimentazioni di modelli e pratiche di democrazia della cittadinanza. Provare a capire i nuovi paradigmi, raccontare esperienze vere, di donne e uomini che hanno messo le loro energie a disposizione di un progetto di cambiamento, orientato il dibattito pubblico con la raccolta di dati e informazioni, istituito loro stessi servizi a sostegno di chi non ce la fa, tutto ciò può rappresentare uno strumento utile a tutti coloro i quali vogliono impegnarsi e agire nella propria comunità. Per questo abbiamo pensato fosse giusto partire proprio da qui, da cosa significhi partecipazione oggi, e per farlo abbiamo scelto la città dell’Aquila. Perché non vorremmo che il Festival si riducesse ad un’occasione mediatica, ma che diventasse un luogo concreto per tessere relazioni, per aiutare, lasciando un’impronta concreta, il percorso di ricostruzione civica e urbana che la città sta attraversando. In questi quattro giorni, attraverso parole, musica, teatro e immagini vorremmo declinare le mille sfaccettature del termine “partecipazione”, e raccontare impegno, ascolto, incontro dell’altro, riappropriazione degli spazi, urbani e democratici, reali e ideali. Perché il 10 luglio non sia solo il giorno di chiusura del Festival, ma l’inizio di un nuovo percorsopiù consapevole e qualificato, di impegno civico.

Marco De Ponte
Segretario generale di ActionAid Italia
Antonio Gaudioso
Segretario generale di Cittadinanzattiva
Francesca Rocchi
Vice Presidente di Slow Food Italia

Un evento unico in una città unica

Il Festival della Partecipazione rappresenta un evento unico nel suo genere, sia per i contenuti che esprime che per il contesto nel quale si svolge. Alla promozione di politiche e pratiche partecipative, attuata attraverso canali tematici di ampio respiro, si unisce, infatti, una location del tutto atipica quale è una città-cantiere come L’Aquila.
Un grande laboratorio, insomma, viene a prendere forma e sostanza all’ombra delle oltre cento gru che si contano nel cielo aquilano.
La sfida della ricostruzione, a sette anni dal sisma, è stata portata avanti, seppure tra mille difficoltà e al prezzo di innumerevoli lotte. La ricostruzione delle periferie è completata, quella del centro è avviata.
Per vincere questa sfida, tuttavia, non è sufficiente riportare all’antico splendore palazzi e cortili, ricostruire spazi, luoghi ed edifici. È necessario ricreare e ridisegnare questi luoghi e questi spazi, assegnare loro un senso e una finalità, ripensarne le funzioni in senso migliorativo.
Stiamo lavorando per ricostruire una città più moderna e sicura, più dinamica e sostenibile.
Insomma, una città smart in grado di competere con le più moderne realtà europee.
Per questo è importante promuovere politiche tese alla valorizzazione della ricerca e dell’innovazione, sostenendo realtà come l’Università dell’Aquila, il Gran Sasso Science Institute e l’Istituto nazionale di Fisica nucleare. Nello stesso tempo l’obiettivo è realizzare il grande progetto della Smart City, che comprende, tra le altre cose, il cablaggio in fibra ottica di tutta la realtà urbana e la progettazione di una mobilità sostenibile, ma anche incentivare la cultura e il turismo sostenibile come punti di forza della nostra economia e promuovere le tipicità del territorio.
Questa progettualità, complessa e dinamica, può essere attuata solo attraverso strategie di comunicazione e partecipazione, in un confronto che diventi terreno di crescita, di responsabilizzazione e di condivisione nel ripensare e valorizzare lo spazio urbano come bene comune.
Il Festival, in questo senso, costituirà un grande cantiere, all’interno del “cantiere più grande d’Europa”, per mettere insieme e condividere visioniideeprogetti e obiettivi.
Nel nome di quella Partecipazione che è stata un elemento fondamentale e determinante della nostra “resilienza”.

Il Sindaco
Massimo Cialente

Un orto partecipato per la città dell’Aquila

In occasione del Festival della Partecipazione, vogliamo creare uno spazio nel centro della città dove realizzare un vero e proprio Orto Urbano, segno di rinascita e di pace con la nostra terra madre.
La città è in piena ricostruzione e i pochi spazi verdi sono occupati da gru e cantieri.

orto partecipato

E allora? Abbiamo pensato di utilizzare una delle 99 piazze del centro storico, intorno a una delle 99 fontane, dove ciascun partecipante al Festival potrà portare la sua cassetta dove avrà seminato le varietà orticole che preferisce, possibilmente del proprio territorio.

Realizzeremo così un vero e proprio Orto Partecipato.
Io ho già preparato la mia cassetta con Tortarelli, Puttanelle, Coriandolo, Pomodoro paesano, Fragoline, e anche ….un po’ di fiori!
E TU? Cosa aspetti a preparare la tua cassetta?

Le mostre, i musei e le istituzioni, le installazioni, le animazioni, i laboratori… e tanto, tanto street food buono, pulito e giusto!

STREET FOOD E OSTERIE IN PIAZZA

CIBO DI STRADA
Antichi, tradizionali e sempre straordinariamente buoni, i cibi di strada dei cuochi che non si fermano mai, saranno disponibili nel Parco del Castello per un viaggio nell’Italia più gustosa, comodamente seduti all’ombra dei grandi alberi.

OSTERIE IN PIAZZA
In piazza Duomo alcune delle osterie della rete Slow Food dell’Abruzzo e Molise, per i quattro giorni del festival, cucinano piatti buoni puliti e giusti, in un menù dove il filo conduttore saranno i prodotti di stagione, dei presidi Slow Food e prodotti provenienti dal territorio, tutti rigorosamente a km 0.

PUBBLICITÀ PROGRESSO

Dodici pannelli, dodici delle più significative campagne di Pubblicità Progresso, per ripercorrere e rivivere nella memoria gli scopi, le immagini e le parole della cultura della comunicazione sociale.

CONFOTOGRAFIA

Domenica 10 luglio 2016 Ore 10.30 – 13.00

Walkscapes / Passeggiata in centro storico e periferia
Appuntamento presso la Fontana Luminosa (evento a numero programmato)

Domenica 10 luglio 2016 Ore 15.00 – 17.30
Laboratorio / Racconto della città
Appuntamento presso il Palazzetto dei Nobili (evento a numero programmato)

Propone un metodo di indagine e racconto del territorio in cui i cittadini guidano i fotografi per dar vita a un nuovo processo di osservazione. Durante il festival prenderà vita un “Walkscapes” dove il pubblico sarà invitato a “passeggiare” tra le vie della città in compagnia dei curatori del progetto, di alcuni tra membri del comitato scientifico, fotografi e cittadini per un dialogo sul senso del progetto, sulle scelte, sulle modalità di lavoro e di interazione tra competenze diverse. Un itinerario tra luoghi del centro storico e non, tra le vie della città, ricordando, osservando, interrogandosi su cosa ha funzionato e cosa no, grazie al ruolo attivo di chi proporrà domande e riflessioni. Successivamente i partecipanti potranno cimentarsi in un esperimento di racconto della città, attraverso immagini e testi, in collaborazione con i fotografi e i cittadini di Confotografia. Al termine dell’esperienza, i materiali visivi e testuali verranno editati e composti in manifesti A4, da stampare e distribuire.Per partecipare è sufficiente inviare una e-mail a info@confotografia.net indicando nome, cognome e numero di telefono. Inoltre, dal 7 al 10 luglio lungo Corso V. Emanuele sarà possibile visitare la mostra “CONFOTOGRAFIA. Metodi e Pratiche nel Territorio”.

DANZA AEREA. PALAZZO CIDONIO

SABATO 9 LUGLIO, ORE 18.00

La città dell’Aquila negli ultimi anni è conosciuta per essere una città-cantiere, misurandosi quotidianamente con l’avanzamento dei lavori legati alla Ricostruzione. Da qui scaturisce l’idea di vivere questi spazi, crocevia di incontri, di opportunità e di nuove speranze, sotto un punto di vista differente, artistico oltre che tecnico.Lo spettacolo proposto vuole offrire ai cittadini, parte attiva del processo di rinascita della città, la possibilità di entrare nei cantieri per ammirare la misteriosa bellezza del recupero di un’opera edilizia attraverso la danza aerea.

FESTAMBIENTE

È prevista dal 7 al 10 luglio la terza edizione di Festambiente Beni Culturali. Il festival di Legambiente che si caratterizza per un impatto ambientale ed energetico ridotto alle dimensioni minori possibili, aderendo alla campagna Azzero CO2 compensando le emissioni grazie a progetti di recupero forestale e la piantumazione di alberi. La manifestazione si terrà all’interno del cartellone di eventi del Festival della Partecipazione. Con il patrocinio del Comune di L’Aquila. Giorni di festa per ascoltare musica, discutere, ballare, mangiare, cercando di guardare oltre i confini della zona rossa, scavalcarne il limite e immaginare la città che finalmente rinasce. L’Aquila vive un momento molto difficile legato al processo di ricostruzione dell’intero territorio colpito dal sisma nel 2009. La città è uno dei più grandi cantieri d’Europa e attira molti interessi, ma vuole essere ricostruita, insieme a tutti paesi e le frazioni del cratere sismico, portando con sé tutto quello che è ormai parte integrante della sua storia e della sua identità.

L’ORTO IN PIAZZA.

UN ORTO PARTECIPATO PER LA CITTÀ DELL’AQUILA
In occasione del Festival della Partecipazione, vogliamo creare uno spazio nel centro della città dove realizzare un vero e proprio Orto Urbano, segno di rinascita e di pace con la nostra terra madre. La città è in piena ricostruzione e i pochi spazi verdi sono occupati da gru e cantieri.
E allora? Abbiamo pensato di utilizzare le scalette del Parco del Castello, dove ciascun partecipante al Festival potrà portare la sua cassetta dopo aver seminato le varietà orticole che preferisce, possibilmente del proprio territorio. Realizzeremo così un vero e proprio Orto Partecipato. Silvia ha già preparato la sua cassetta con Tortarelli, Puttanelle, Coriandolo, Pomodoro paesano, Fragoline, e anche ….un po’ di fiori! E tu? Cosa aspetti a preparare la tua cassetta?

MERCATO CONTADINO

Inaugurato a l’Aquila il 16 Aprile 2016, il Mercato Contadino apre durante il Festival sotto i Portici, lungo il Corso Vittorio Emanuele. I cittadini, i relatori ospiti, i giornalisti, gli amici del Festival e della città dell’Aquila sono invitati a conoscere i prodotti del territorio. Quando anche fare la spesa diventa una festa.

INSTALLAZIONE ANIMAMMERSA

Dedicato alla tutela dei territori colpiti da disastri naturali nasce lo slogan “Una zona rossa ovunque si trovi è questione nazionale” come denuncia e come sostegno al progetto di legge nazionale a tutela di tutti i territori soggetti a catastrofi naturali promossa dai comitati cittadini aquilani e che ancora giace silente in parlamento. Un’opera collettiva composta da “pezze” fatte a mano e prodotte da associazioni e cittadini di tutto il mondo curata dall’associazione aquilana Animammersa e dal suo progetto “Mettiamoci una pezza”.

LE MANI DELLA CITTÀ DI CLAUDIA PAJEWSKI

Asilo Occupato, viale Duca degli Abruzzi 4 (zona Fontana Luminosa)
Frutto di una ricerca iniziata dall’autrice nel 2014, Le mani della città è un percorso fotografico in bianco e nero accompagnato da toccanti storytelling sulla comunità multiculturale degli operai dell’Aquila, diventata il più grande cantiere edile d’Europa. Realizzata con il contributo di Fillea Cgil e il patrocinio del Comune dell’Aquila, in collaborazione con Off Site Art e Opus. la mostra anticipa un libro in uscita nel 2016.

LABORATORI DIDATTICI PER BAMBINE E BAMBINI

PALAZZETTO DEI NOBILI
Laboratori ludico/didattici e interattivi per bambine/i dai 5 ai 10 anni sui temi della partecipazione, della legalità e dell’alimentazione. Tutte le mattine (8-9-10) dalle 10.30 alle 12.30 e tutti i pomeriggi dalle 17.00 alle 19.00.
A cura delle insegnanti dell’Istituto Comprensivo Gianni Rodari dell’Aquila

IL CORRIERE DELL FESTIVAL

A CURA DI NEWS TOWN

E’ un foglio quotidiano che sarà distribuito nei luoghi pulsanti del Festival della Partecipazione. Scritto da una redazione di studenti e studentesse delle scuole medie e superiori del comprensorio, sarà lo sguardo attento dei più giovani, che produrranno collettivamente un vero quotidiano, intervistando gli ospiti e seguendo la kermesse. Il Corriere avrà anche una sezione multimediale sul sito web ufficiale del Festival.

LABORATORIO DI AUTOCOSTRUZIONE

Nei pressi del Parco del Castello, l’associazione Viviamolaq allestisce uno spazio dedicato all’autocostruzione coinvolgendo professionisti e cittadini in un laboratorio sull’uso della terra cruda tenuto dall’ Associazione TerraeOnlus e CEDTerra Casalincontrada, nella realizzazione di una torre in bamboo a cura dell’arch. Biagio Di Carlo, nell’opera “Nature Sweep” ideata da LAN_Laboratorio Architetture Naturali e nell’installazione interattiva dell’artista Massimo Desiato. Tutte le attività sono inoltre arricchite dal contributo dell’associazione di light designer, llumin-Azione, per dare luce alle creazioni.

IO SONO ORIGINALE.

PIAZZA DUOMO

“Io Sono Originale” è l’iniziativa finanziata dal Ministero delloSviluppo Economico – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e realizzata dalle associazioni dei consumatori che ha come obiettivo quello di sensibilizzare e informare i cittadini sul tema della contraffazione.Il progetto ha portata nazionale e tra le varie attività prevede la realizzazione di un tour che coinvolge circa 60 città. L’Aquila è una di queste.
Durante la tappa verrà distribuito materiale informativo sulla contraffazione nei diversi settori merceologici fornendo alla cittadinanza informazioni utili per combattere il fenomeno. Verranno proiettati video esplicativi e sarà allestito il gioco memory per interagire con i cittadini più piccoli. Un attore guiderà 10 spettatori alla volta all’interno di una scatola intrattenendoli con uno spettacolo ironico, di approfondimento e di riflessione su un tema così delicato.

TAVOLO TECNICO SUL DIBATTITO PUBBLICO

8 luglio, dalle 13,30 alle 17,30 presso l’aula C del Gran Sasso Science Institute, Viale F. Crispi, 7 – L’Aquila.

Si tratta di un evento “in rete” che riunisce professionisti e rappresentanti di istituzioni pubbliche interessate all’adozione dello strumento del Dibattito Pubblico. Moderato da un team di facilitatori dello IAP2, produrrà un breve documento di Linee Guida su opportunità e punti che necessitano di attenzione nell’organizzazione di un DP, a partire dal confronto tra esperienze italiane e francesi.

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