Alla ricerca dei colori con i bambini di Filetto

Un mondo in cui i colori sono scomparsi e devono essere cercati: i bambini di Filetto, paese della provincia aquilana, lo hanno descritto ieri sera in Piazza della Partecipazione, durante lo spettacolo “Welcome to the Jungle”.

Seduti in semicerchio, vestiti di nero, tenevano le mani sul volto, in ascolto. Non era sempre stato così, spiegava la voce narrante: il mondo fatto di grigi fumi e oscuri orizzonti è il risultato dell’ingordigia di chi ha posto gli interessi politici ed economici al di sopra del rispetto della persona.

“Non è giusto impoverire alcune nazioni per arricchirne altre, non è giusto non poter sognare cose belle”: la bambina ha chiesto di essere ascoltata. Un grido vitale a cui si sono aggiunti gli altri, riuniti per raccontarsi storie, stare assieme e fantasticare su un mondo migliore, fatto di colori e di amicizie.

Uno dopo l’altro, si sono fatti avanti e levati di dosso la felpa nera per lasciare spazio a magliette dai colori vivaci e sgargianti. Ciascuno, a turno, ha annunciato a tutti qual è “il mondo che vorrebbe…”

Idee scaturite dalla riflessione all’interno del laboratorio teatrale promosso dall’associazione Felecta, antico nome del paese, che si impegna, in maniera più sporadica in inverno e più intensa in estate, nel realizzare progetti ed eventi culturali. Il fatto che questa associazione, che opera con i piccoli abitanti di Filetto, abbia voluto presentare il proprio lavoro alla Piazza della Partecipazione testimonia quanto vivo sia il sentimento della cittadinanza partecipata.

Felecta, nata l’8 dicembre 2013, vuole attenuare quel senso di solitudine che la popolazione potrebbe percepire a seguito della frammentazione successiva al sisma del 2009. Animata dal desiderio di conoscere e far conoscere la storia di Filetto, tramandandone usi, costumi e tradizioni, non si preoccupa solo dei più piccoli ma coinvolge tutte le fasce d’età.

A volte, basta solo il sottofondo di una chitarra per condividere un desiderio che finalmente trova modo di essere espresso. E può spuntare, a sprazzi, di nuovo, l’arcobaleno.

Silvia Cercarelli