La rivoluzione delle terre alte.

Oggi non parliamo di problemi, ma di soluzioni, di storie di coraggio, di partecipazione, di rinascita. E lo facciamo chiacchierando con i protagonisti che stanno davvero cambiando questa nostra Italia. «In realtà i modelli di riferimento esistono, – ci ricorda Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia – e allora chiediamoci perché non diventano un

Il futuro è bio.

«In Europa ci sono 150 milioni di ettari di terreno coltivato. Il 3% sono vigne. Su questo 3% si registra il 15% del totale dei pesticidi utilizzati: è interesse di tutti che viticultura diventi tutta bio». Al Festival della Partecipazione il bio incontra il covenzionale «Tra cinque anni l’Italia vinicola sarà tutta biologica. L’alternativa è

Partecipare per «uscire dalla palude dell’indifferenza». Al Festival della Partecipazione Carlo Petrini e Don Luigi Ciotti cercano la via del cambiamento.

«Vedo questo fiorire di cantieri e mi dicono che oltre metà degli operai non sono italiani e nemmeno abruzzesi. Vogliamo dire ad alta voce che sono nostri fratelli?». Così finalmente abbiamo aperto il Festival della Partecipazione, con Carlo Petrini e Don Ciotti che discutono di migranti, di ciò che sta succedendo nel nostro Paese in

Il cantiere più grande d’Europa: l’Aquila rinasce, anche con la Partecipazione

«Ogni volta che si inaugura la ristrutturazione di un palazzo, c’è l’invasione di aquilani. Ogni volta che una vecchia bottega riprende l’attività, è una festa per tutti. Oltre alle ferite, i nostri cari, il lavoro, il terremoto ci ha portato via il nostro quotidiano. Il centro dell’Aquila è sempre stato il centro della nostra vita».