Tornare alla polis per non sentirsi soli

Oltre le otto di domenica sera, ancora tutti nel tendone a discutere: è la fotografia dell’evento conclusivo del Festival della Partecipazione 2017.

Analizzando l’hashtag #iopartecipo sorge spontaneo fare un paragone: la città dev’essere come la polis greca, in cui il cittadino si espone nell’agorà, e ha bisogno e pretende risposte da parte delle istituzioni.

All’inizio dell’evento conclusivo nell’auditorium Renzo Piano, il segretario generale di ActionAid Italia, Marco De Ponte, è sceso dal palco per abbracciare una volontaria come simbolo dell’impegno spontaneo degli aquilani alla manifestazione: più di cento i cittadini che hanno composto le squadre di realizzazione del Festival. Sul palco, moderati da Marzia Roncacci giornalista Tg2, anche Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva; Francesca Rocchi, vicepresidente dell’associazione Slow Food Italia; l’ex Ministro alla Coesione Territoriale Fabrizio Barca; il responsabile scientifico di Fondaca Giovanni Moro.

Rocchi ha fatto un paragone tra L’Aquila e Istanbul: “oggi un milione di persone stanno protestando, e forse non avrebbero avuto il coraggio se si fossero sentiti soli” Ecco la partecipazione che cerchiamo, la partecipazione che può cambiare una città come una nazione. È esattamente questo che ha affermato Fabrizio Barca: “in questi giorni si è fatta politica, a L’Aquila”.

Non sono mancati i miglioramenti rispetto allo scorso anno: gli eventi organizzati non sono più collegati a una singola associazione delle tre promotrici e la partecipazione agli eventi è stata maggiore rispetto al 2016. Basti pensare al concerto di Elio e le Storie Tese sabato scorso.

Sono state avanzate delle nuove proposte? Numerose, soprattutto da parte dei cittadini: i giovani sono intervenuti spesso. Un ragazzo di sedici anni, Tommaso, ha fatto appello alla partecipazione che c’era nella generazione precedente, all’epoca del Sessantottismo: “Abbiamo bisogno di quel tipo di presenza, non è vero che siamo tutti chini sugli smartphone” ha sottolineato. E forse è così: dobbiamo dimostrarci attivi, dobbiamo essere forti in ogni azione che compiamo.

L’evento si è concluso con la speranza di un’edizione ancora migliore il prossimo anno, perché piano piano si arrivi alla partecipazione di ogni cittadino, non solo dei più attivi. Grandi sono le aspettative, con queste premesse.

Arianna Maran